sabato 14 gennaio 2012

MA A COSA SERVE IL CAMPIONATO ITALIANO MAESTRI SE LO FA ANCHE LA FIDS?

In queste ore si sta celebrando il campionato italiano dei maestri.
Sull'evento, praticamente introvabile in termini di comunicazione se non sul blog di Nicola Cuocci che polemizza sulla pratica di nomina dei giudici e degli ufficiali di gara, poco si sa.
Iniziato due anni fa come campionato dei maestri MIDAS aveva una sua logica nel cercare di ricostruire quell'identità del maestro di ballo che, dentro alla FIDS, ha perso un po' quel ruolo storico.

I campionati dei maestri del passato erano infatti l'happening dell'anno. Eventi che la FIDS non è più riuscita ad eguagliare in termini di senso dell'appartenenza, della voglia di esserci, di importanza nello stare a bordo pista.

Bisogna dire però che il clima è cambiato. Nell'ultimo anno specialmente sulla figura del maestro di ballo si è abbattuta la mannaia delle incompatibilità di ruolo, dell'inadeguatezza a svolgere la funzione di giudice.
Per questo motivo il campionato italiano maestri 2012 di cui in molti lamentano il fatto che le giurie siano state messe ripartendo il numero di membri da assegnare ad ogni singola associazione, appare nettamente in controtendenza verso quella terzietà richiesta dalla FIDS.

Il fatto poi che per certi ruoli sia la FIDS stessa, così sembra dire il presidente Piercarlo Pilani, a fare le nomine apparirebbe addirittura surreale.

Per non capendone a fondo l'utilità, se non per fare proliferare situazioni di potere più o meno grande l'unica domanda che ci rimane è: ma a cosa serve tutto cio?

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